Turismo in Abruzzo: artigianato, manifestazioni folkloristiche nei
borghi medievali d'Abruzzo
Illustre ed antica è la
tradizione dell'Artigianato abruzzese, espressione di una civiltà austera e
di un gusto estetico temprato in un ambiente naturale di rara bellezza e in
un'atmosfera di profonda ed autentica forza poetica.
Si ricordano in
particolare: la tessitura di coperte e tappeti (Taranta Peligna, Fara S.
Martino, Pescocostanzo, Castel di Sangro, Sulmona, Arischia e Castel del
Monte), la lavorazione artistica del ferro (Guardiagrele e L'Aquila), del
rame (Casoli, Lanciano, Vasto, L'Aquila) e della ceramica (Rapino e
Francavilla al Mare), i lavori di intarsio e tornitura del legno (Pretoro), di
ricamo e teleria (Bucchianico e Fara S. Martino) in provincia di Chieti; la
lavorazione del ferro battuto e sbalzato, del rame e della ceramica in
provincia di Pescara; l'artigianato - da secoli fiorente - del ferro battuto,
dell'intarsio su legno, dell'oreficeria nonché l'industria domestica dei
merletti a tombolo, del ricamo e dei tappeti policromi a Pescocostanzo, a
Scanno ed in altri centri della provincia dell'Aquila; la celebre produzione
di ceramica di Castelli, in provincia di Teramo (ove vengono tuttora «cotti»
negli appositi forni migliaia di pezzi destinati ad essere esportati in tutto
il mondo e se ne allestisce in estate un'esposizione all'aperto per il
tradizionale mercato turistico). Un'interessante rassegna permanente dell'antica
arte della ceramica è offerta, a Castelli, dal Museo della Ceramica annesso
all'Istituto statale d'Arte Ceramica e dalla Galleria di Loreto Aprutino.
In poche regioni come
nell'Abruzzo il patrimonio folkloristico è ancora oggi una nota autentica del
costume locale.
Anche se indossato quasi esclusivamente nei giorni festivi e in occasione
di particolari cerimonie, il bellissimo costume delle donne di Scanno è
tuttora in uso, mentre in altri centri il costume tradizionale viene indossato
da uomini e donne con una
certa frequenza in particolari ricorrenze. Il costume regionale (che
ovviamente ha fogge diverse nei vari centri) è generalmente di linea sobria,
talvolta guarnito di ricchi ricami e arricchito da monili antichi tramandati
di generazione in generazione.
Il folklore abruzzese lega
le sue manifestazioni più caratteristiche e più antiche alla tradizione delle
festività religiose, oltre che a celebrazioni rituali, prima fra tutte quella
del matrimonio.
Tra le manifestazioni più
note e più suggestive si ricordano: il Presepe Vivente di Rivisondoli, una
rievocazione di antichissima tradizione in un grandioso ambiente scenografico
cui ogni anno, il 5 gennaio, l'intera popolazione del pittoresco paese dà vita
fra le nevi dell'Altipiano delle Cinquemiglia, e la Processione dei Serpari,
che si svolge a Cocullo il primo giovedì di maggio: rito antichissimo che si
riallaccia al culto pagano della Dea Angizia.
Oltre che quelle legate
alle maggiori festività religiose, sono le sagre ricorrenti e specialmente
quelle in onore del Santo Patrono.
Nel gran numero di tali
manifestazioni tradizionali si ricordano: la' Processione del- Venerdì Santo a
L'Aquila, a Chieti, a Lanciano, a Sulmona e a Vasto, la Sacra Rappresentazione
dèlla Passione a Gessopalena, la vigilia dell'Epifania a Pescocostanzo, il
corteo nuziale a Scanno, la Festa del Solco a Rocca di Mezzo, la Sagra dei
Talami ad Orsogna, la Sagra del Narciso a Rocca di Mezzo, la festa di San
Domenico, il lupo e le serpi a Pretoro, la festa dei Bandaresi a Bucchianico, la
Maggiolata di Ortona; la festa di S. Andrea con caratteristica processione a
mare (ultima domenica di luglio) a Pescara e, in provincia, la festa di S.
Zopito (il lunedì dopo la Pentecoste) con la processione preceduta da un bue
cavalcato da un fanciullo a Loreto Aprutino, la Maggiolata di Silvi Marina e le
manifestazioni folkloristiche del «Giugno Teramano» a Teramo.