Massicci e altipiani d' Abruzzo (Appennino): Gran
Sasso, massicci della Laga e della Majella, parchi naturali
Gran Sasso e massicci della Maiella e Monti della
Laga
La vetta più elevata dell'Appennino, il Gran Sasso d'Italia (m. 2914) ,
domina la zona montana dell'Abruzzo. Per le sue caratteristiche alpestri, per la
sua vastità, per le condizioni di innevamento, la felice ubicazione di numerosi
centri di soggiorno montano, la parte più elevata della montagna abruzzese
costituisce il più importante comprensorio turistico montano dell'Italia
Centro-Meridionale: quello che offre maggiori possibilità alla pratica degli
sport invernali, oltre che interessanti risorse climatiche, paesaggistiche e
ambientali per il soggiorno estivo ad alta e media quota. L'immediata vicinanza
del mare conferisce alla montagna abruzzese una peculiare fisionomia,
influenzando il clima, caratterizzando il paesaggio, realizzando la singolare
possibilità di alternare gli svaghi e gli sport della montagna a quelli del
mare. Dalla vetta occidentale del Corno Grande sul Gran Sasso (m. 2914) il
panorama si estende dal Tirreno all'Adriatico fino ad abbracciare, nelle
giornate più limpide, i monti della Dalmazia e, a sud, oltre la Maiella, le
Isole Tremiti e il promontorio del Gargano. Le vette più elevate dei due
massicci distano dal mare in linea d'aria soltanto da 35 a 48 Km.: sia dalla
Maiella sia dal Gran Sasso il litorale adriatico può essere raggiunto in un'ora.
Dalla fascia orientale, che si articola in direzione sud-est sui massicci
della Laga, del Gran Sasso e della Maiella (fra i 2000 e i 3000 m. di
altitudine), l'Appennino abruzzese prosegue nella catena mediana che allinea,
sempre in direzione sud-est, le cime del Velino (m. 2487) e del Sirente (m.
2349) con i massicci Montagna Grande (m. 2151) e M. Marsicano (m. 2242) fino
al territorio del Parco Nazionale d'Abruzzo e all'Altopiano delle
Cinquemiglia. Ai margini di queste fasce più elevate si estende una serie di
altopiani e di colline dai crinali dolcemente degradanti su caratteristiche
conche vallive, in un ambiente naturale assai vario e pittoresco che offre
l'intera gamma delle possibilità di soggiorno invernale ed estivo.
A nord-ovest, sempre nel versante aquilano, oltre le pendici del Gran Sasso
verso i
Monti della Laga, è il suggestivo lago di Campotosto (bacino artifìciale).
Nel versante settentrionale, che rientra nella provincia di Teramo, il
massiccio del Gran Sasso, raggiunge, con la eima del Corno Grande, la quota più
elevata (m. 2914). Pietracamela (m. 1005) a 32 Km. da Teramo, borgo antico dalle
origini leggendarie, è il centro alpinistico più importante della provincia,
base di partenza per alcune delle più belle ascensioni al Gran Sasso. La zona di
Prati di Tivo (m. 1300-1800), immenso piano erboso collegato a Pietracamela da 6
Km. di comoda strada rotabile, costituisce la parte più spiccatamente alpina
del Gran Sasso d'Italia ed è dotata di ricettività alberghiera di ottima
categoria, di rifugi di alta montagna, di seggiovie e sciovie. Basi per altre
interessanti escursioni dal Teramano sono i caratteristici centri di Fano
Adriano (m. 750) con confortevole ricettività, Isola del Gran Sasso (m. 450) e
Castelli (m. 497).
Nel versante orientale del Gran Sasso, in provincia di Pescara, è la suggestiva
località di Rigopiano nel comune di Farindola, a quota 1100, che si può
raggiungere in auto dalla Statale Adriatica (bivio di Montesilvano), attraverso
Loreto Aprutino e Penne. Detta strada prosegue per Campo Imperatore. Scendendo
dal Gran Sasso oltre L'Aquila in direzione sud-est, percorrendo la statale
Vestina-Sirentina, si raggiunge l'Altopiano del Velino-Sirente, zona di
piacevole e salutare soggiorno estivo ed invernale con suggestivi panorami su
vaste distese di prati, boschi e pinete. Al centro dell' Altipiano è Rocca di
Mezzo (m. 1329) alle pendici del M. Cagno (2153 m.) e del M. Rotondo (m. 2060)
(che fanno parte della catena di M. Sirente), stazione climatica estiva, centro
di sport invernali e di escursioni, con ottima attrezzatura ricettiva. Poco
distante: Campo Felice di Rocca di Cambio (m. 1434), alle falde del M. Cagno, il
più alto comune d'Abruzzo: è un centro di villeggiatura di grande importanza e
in continua fl'se di evoluzione, dotato di alberghi, impianti sportivi e di
diporto. Più a sud, fra il Velino e il Sirente, Ovindoli (m. 1375), alla
ricchezza di meravigliosi panorami, di ottimi campi di sci nelle immediate
vicinanze, di moderni impianti di risalita, aggiunge l'interesse di
particolarità ambientali, quali le orride gole montane che si allungano verso la
storica Celano (m. 800). Ancora a sud, predominante nell'Alta Conca del Fucino,
Avezzano (m. 698), con adeguata attrezzatura alberghiera, gode di un clima
temperato che ne fa un centro di piacevole villeggiatura estiva e di escursioni
primaverili, mentre l'abbondante selvaggina delle circostanti campagne richiama
gran numcro di cacciatori. A pochi chilometri da A vezzano altro centro di
soggiorno estivo ed invernale è Tagliacozzo. che sorgc su un contrafforte dcl,
Monte Bove ed è oggi caratterizzato dalla moderna cdilizia residenziale
sviluppatasi intorno agli antichi rioni mediocvali. Oltrc la Conea del Fucino
nclla valle del Liri, verso Napoli, altri ameni centri di villcggiatura dcll'Abruzzo
aquilano, sono Civitclla Roveto (m. 520), Civita d'Antino (m. 904) e Balsorano
(m. 337). Spostandosi ad est e risalcndo oltre il Parco Nazionale d'Abruzzo,
frequcntatissimo ccntro di soggiorno estivo e di sport invernali è Scanno, chc
si affaccia sul lago omonimo, il maggior lago naturale d'Abruzzo, dallc acque
limpidc e pcscose (trote, tinche, anguille e pcrsici). Scanno dispone di una
ricettività alberghicra modernamente attrezzata e di numerosi impianti sportivi:
seggiovie, sciovie, campi di tennis, di bocce e sci nautico.
Parco Naturale del Gran Sasso
Nella parte orientale e meridionale della regione una singolare attrattiva è
offerta dal Parco Nazionale d'Abruzzo che comprende territori appartenenti a
diversi comuni, di cui molti ricadenti nella provincia dell'Aquila. Su un'area
di circa 300 Kmq. per quasi due terzi coperta da immensi boschi,
prevalentemente di faggio, vivono, nel loro ambiente naturale, numerosissimi
animali che rappresentano delle vere e proprie rarità faunistiche. Tra questi:
l'orso bruno dell' Appennino, che alcuni zoologi chiamano «Ursus arctos
marsicanus» sia per la zona che occ.upa sia perché sembra rappresentare una
specie originaria del luogo, non importata, e diversa dalle altre esistenti in
Europa; il camoscio d'Abruzzo, dalle forme bellissime ed eleganti, che viene
distinto anch'esso dalle altre specie europee col nome di «Rupicapra ornata»
ed inoltre: le martore, le faine, i gatti selvatici, le volpi, i tassi, i
falchi, l'aquila reale, i lupi, qualche esemplare di gallo di montagna e
caprioli. La costituzione della zona in Parco Nazionale, che risale al 1923,
assicura la tutela e il miglioramento del patrimonio arboreo e fIoristico. II
Parco ospita anche un giardinò faunistico, un orto botanico ed un museo di
storia naturale. Nello scenario dei rilievi boscosi spiccano caratteristici
paesi. A Pescasseroli (m. 1167), che vanta una notevole attrezzatura
residenziale e sportiva con buone possibilità di sistemazione alberghiera ed è
il principale centro turiostico del Parco, fanno corona Villetta Barrea (m.
990), Alfedena (m. 914), Civitella Alfedena (m. 1110), Barrea (m. 1066) e Opi
(m. 1250).
Il centro turistico del Gran Sasso è nella parte settentrionale della provincia
de L'Aquila a 20 Km. dal capoluogo, raggiungibile nel tratto terminale del
percorso con un'ardita funivia che dai 1107 metri di Fonte Cerreto porta fìno ai
2112 m. di Campo Imperatore. La vastità dei campi di neve praticabili da
dicembre a maggio, e la varietà delle pareti rocciose olfrono ogni possibilità
allo sciatore ed allo scalatore. Sia la località di Fonte Cerreto sia
l'altopiano di Campo Imperatore (la cui denominazione risale a Federico Il)
dispongono di una buona attrezzatura rict:ttiva e sportiva con funivia, sciovie
e rifugio a quota m. 2388. A Campo Imperatore, inoltre, la chiesetta della
Madonna della Neve, la stazione astronomica di Alta Montagna e il Giardino
Botanico di Altitudine.
Altipiani d'Abruzzo
Alla estremità sud-orientale della provincia aquilana è, infine, l'Altiiano
delle Cinquemiglia con le tre località di Roccaraso (m. 1250), Rivisondoli (m.
1315) e Pescocostanzo (m. 1360), rinomati centri di soggiorno estivo e di sport
invernali che costituiscono un complesso turistico con una attrezzatura
alberghiera, sportiva e di diporto di prim'ordine.
Roccaraso, a ridosso di una folta e pittoresca pineta è nota, unitamente a
Campo Felice di Rocca di Cambio, come la più importante stazione di sport
invernali dell'Italia centro-meridionale, per la notevole capacità ricettiva e
per gli arditi impianti di risalita che consentono di raggiungere piste
abbondantemente innevate da dicembre a maggio, adatte per ogni tipo di sciatore.
Rivisondoli, pittorescamente arroccato a gradinata su di uno sperone del monte
Calvario è anch'esso un ricercato centro di villeggiatura estiva e invernale,
che si giova di vaste possibilità escursionistiche ed alpinistiche. Altre
rinomate stazioni invernali sono: Campo di Giove, Prato Selva, Cappadocia-Campo
Rotondo e Passo Godi.
A nord dell' Altopiano delle Cinquemiglia, oltre la provincia di L'Aquila, è
la Maiella, il pitl importante gruppo dell'Appennino Centrale dopo il Gran
Sasso, che presenta allo sguardo del turista contorni meno aspri. La ricchezza
del verde dei suoi boschi, i tipici paesetti abbarbicati ai suoi fianchi le
conferiscono un aspetto sereno 'e familiare. Il territorio rientra nella
provincia di Chieti e parzialmente (versante settentrionale) in quella di
Pescara. La parte culminante del massiccio annovera cime oltre i 2500 m., la più
alta delle quali è M. Amaro (m. 2795). Notevoli sproni si dipartono verso est,
mentre a settentrione si susseguono numerose cime intorno ai 2000 metri fino
alla Maielletta (m. 1995), oltre la quale la montagna degrada verso il fiume
Pescara. Le zone turistiche più importanti della Maiella: quelle di Passo
Lanciano (m. 1322) e di Maielletta-Mirastelle sono servite da ùna strada
panoramica che arriva fino alla base del Block-Haus (m. 2100). Le due zone,
ricche di declivi boscosi e di ottimi campi di neve, sono centri in pieno
sviluppo turistico. I moderni impianti di risalita che portano fino ai 1995
metri della cima Maielletta, l'attrezzatura alberghiera ed il villaggio
turistico di Mirastelle, le rendono meta preferita di sciatori di tutte le parti
d'Italia. Inoltre, la Maielletta è base di partenza per alpinismo sportivo
qualificato per le ascensioni alle più alte vette della Maiella (Monte Acquaviva,
Monte Amaro, ecc.).
Boschi
Passolanciano (m. 1322), al
confine fra le provincie di Chieti e di Pescara, ricco di boschi e di declivi
nevosi, è centro di villeggiatura estiva e di sport invernali in pieno sviluppo,
con buona ricettività (alberghi, villaggio turistico, rifugio alpino) dominato
dalla Maielletta. S. Eufemia a Maiella, ai piedi del Monte Amaro (Maiella), a
quota 900 s.l.m., è un importante centro montano estivo, in provincia di
Pescara. Altri centri della zona montana della provincia di Chieti:
Pretoro, caratteristico paese a ridosso delle falde della montagna;
Guardiagrele, con Bocca di Valle e le pinete di Piana delle Mele e Valle delle
Monache; Palena, ridente stazione di villeggiatura estiva, con ampie faggete che
si estendono fino al Quarto di Santa Chiara, punto di partenza per numerose
gite; Pizzoferrato, circondata di boschi; Lama dei Peligni e Taranta Peligna,
che custodiscono l'importante complesso speleologico della Grotta del Cavallone
(d'Annunzio vi ambientò il secondo atto della sua tragedia «La Figlia di
Jorio»); Fara San Martino allo sbocco del pittoresco e maestoso Vallone del
Verde; Rapino con la Grotta del Colle di notevole valore archeologico (vi furono
rinvenute due lapidi bronzee, una statuetta in bronzo e tombe preistoriche) ;
Bomba e Casoli con i loro laghi artificiali; Castiglione Messer Marino e
Torricella Peligna che offrono un riposante soggiorno estivo.