Pescara
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La provincia di Pescara è la più piccola e la più giovane delle quattro province d'Abruzzo. Fu costituita
nel 1927 riducendo i territori delle provincie di Teramo, dell'Aquila e di
Chieti. Si estende dai monti del Morrone, della Maiella e del Gran Sasso al mare
Adriatico con un territorio che, oltre ad avere aspetti di rara bellezza
naturale, vanta risorse minerarie di un certo interesse: le rocce asfaltiche di
Abbateggio, Roccamorice e Lettomanoppello e le acque sulfuree di Caramanico
Terme.
Sotto il profilo storico-artistico la
provincia con i suoi monumenti e le sue opere d'arte stabilisce i caratteri più
salienti del vasto panorama della vita culturale della regione, comprendendo il
suo territorio, città, paesi e monumenti che sono stati al centro della storia
più viva d'Abruzzo.
Così, ad esempio, Penne, l'antica «Pinna »,
città vestina che unitamente a Peltuinum ed Aveia costituì una specie di
confederazione vestina a fronte degli aggressivi Sabini dell'Alta Valle dell'Aterno.
Fu fedelissima a Roma da cui ebbe la cittadinanza e la dignità di Municipio. Fu
una delle più antiche sedi episcopali della regione e fu, soprattutto, centro di
intense attività artistiche e culturali. Ha monumenti insigni del Medioevo, del
Rinascimento e del Barocco, tra cui va notata l'elegante cripta del secolo X
che, tra l'altro, è una delle più importanti testimonianze dell'intervento di
maestranze lombarde in Abruzzo.
A Penne si associano per un
passato denso di vitalità artistica:
Loreto Aprutino, Moscufo e
Pianella, ridenti cittadine dell'Agro pennese.
A Loreto Aprutino, che si presenta come una
fortezza sulla collina su cui si eleva, è notevole la chiesa cistercense di S.
Maria in Piano col suo singolare affresco del secolo XIV raffigurante il
«Giudizio universale» ed è interessante il «Museo delle antiche ceramiche
abruzzesi », rarissima ed omogenea raccolta di circa seicento opere
riguardanti l'attività artistica di famose famiglie di ceramisti abruzzesi: i
Grue, i Gentile, i Cappelletti, che, dai primi del '500 a tutto il '700,
operarono nella regione su un piano artistico al di sopra del. livello
artigianale.
A Moscufo e Pianella, non lontane da Loreto
Aprutino, sono importantissime le due belle chiese romaniche di S. Maria del
Lagò e di S. Maria Maggiore che conservano cicli di affreschi di notevole
interesse e due finissime opere di scultura: l'ambone del Maestro Nicodemo a
Moscufo, datato 1158, e l'ambone del Maestro Acuto a Pianella, riferibile agli
ultimi anni del secolo XI I.
In altre aree la provincia ha il privilegio di
conservare monumenti di eccezionale interesse per la storia dell'architettura in
Abruzzo.
A Serramonacesca, sopra uno spalto che scende a picco sul vallone dove scorre
rumorosamente il fiume Alento, circondata da olivi e da boschi, sorge isolata
l'imponente chiesa abbaziale di S. Liberatore a Maiella, di origine benedettina
cassinese. La chiesa, del tipo basilicale a tre navate e tre absidi, di grandi
proporzioni, romanica ma di respiro ancora classico, fu costruita tra il 1007 e
il 1080 con l'intervento di maestranze 10mb arde a cui, soprattutto, è dovuta
l'impostazione della facciata e del campanile. La grande importanza del
monumento risiede soprattutto nel fatto che esso costituisce una delle maggiori
realizzazioni dell'Ordine dei benedettini in Abruzzo.
Nelle vicinanze di Torre de' Passeri, riella
Valle del Pescara, è meritatamente famosa l'Abbazia di S. Clemente a Casauria,
monumento di antichissima origine e di complessa formazione.
La chiesa attuale, che incorpora
un'interessante cripta del secolo X, è a tre navate precedute da un elegante
portico di facctata e concluse da un presbiterio rialzato e lievemente
dilatato a guisa di transetto, su cui si apre la grande tribuna centrale. Fu
costruita nel secolo XII con forme romaniche fortemente influenzate da modi
borgognoni-cìstercensi. t una delle maggiori opere compiute dalle maestranze
abruzzesi che si inserisce con peso determinante nella storia
dell'architettura italiana.
Ancora nella Valle del Pescara, a Manoppello
Scalo, la provincia vanta un monumento di grande interesse: la chiesa
abbaziale di S. Maria Arabona, di purissime forme gotiche cistercensi derivate
dalle chiese di Fossanova e Casamari.
Ma al di là di tante mete di escursioni
artistiche e paesistiche la provincia va oggi considerata in modo particolare
sotto l'aspetto nuovo che le conferisce il suo Capoluogo, con le sue attività
e le sue innumerevoli iniziative.
Pescara, città nuova, di recentissima formazione, sorta alla foce del
fiume omonimo ed all'incrocio di importanti strade di comunicazione si è
trovata al centro del grande traffico tra il Nord e il Sud della Penisola.
Questa circostanza che le è stata estremamente favorevole le ha consentito di
raggiungere in brevissimo tempo una posizione preminente in tutti i settori:
industria, commercio, trasporti e turismo. Oggi la città può considerarsi,
senza dubbio alcuno, il cuore della vita attiva non solo della provincia ma di
tutta la regione e quel che più conta è il fatto che nel suo prodigioso
sviluppo s'incontrano e si fondono tutte le aspirazioni degli abruzzesi che
sentono la necessità di partecipare a quel processo di trasformazione che il
tempo moderno esige perentoriamente.