Animali in Abruzzo.
La
fauna ha avuto notevoli modifiche. Animali prettamente nordici furono
spinti fino all' Appennino dalle glaciazioni: alcuni sono scomparsi a causa di
cambiamenti climatici ed ambientali, altri invece sono riusciti ad adattarsi,
modificandosi, e hanno assunto una originalità rispetto agli animali della
stessa specie. In ambienti elevati e poco accessibili coperti da estese
foreste soprattutto nel Parco Nazionale d'Abruzzo si sono conservate certe
specie nordiche che rappresentano un patrimonio faunistico per l'interesse
naturalistico.
L'
Orso bruno marsicano è l'animale più rappresentativo ma la sua presenza è
limitata ad alcuni posti del Parco Nazionale.
L'
Ursus Actors Marsicanus ha un colorito bruno sia sulla testa, sul dorso e
sul collo, arti più scuri e alto circa 1 metro, lungo due metri. Molto meno
feroce degli appartenenti alla subspecie appenninica si nutre di tuberi,
frutta, germogli e solo di piccoli animali perciò non pericoloso per i
greggi. In inverno cade in letargo dentro cavità che vengono ricoperte da
uno spesso manto di neve e ne esce in Marzo a volte ad Aprile.
Interessante anche il Camoscio di razza simile a
quello dei Pirenei, una volta molto diffuso, ora la sua presenza è limitata di
numero e solo nel Parco Nazionale d'Abruzzo. Ancora più raro è il
Capriolo. Molto comune fra i carnivori è invece il Lupo (Italian
Wolf) di dimensioni più ridotte rispetto al lupo europeo. Al
Lupo si aggiunge la
Volpe, il
Gatto selvatico che abita i boschi più folti e inaccessibili.
Altri Carnivori sono la
Donnola (Mustela nivalis), il
Tasso (Meles meles), la lontra (Lautra lutra), la Faina (Martes foina);
più rara è la
Martora (Mertes matres), il
Cervo (Cervus elaphus Linnaeus), ed
il
Cinghiale (Sus scrofa Linnaeus).
I roditori sono molto diffusi con la
Lepre, lo
scoiattolo all' interno del Parco Nazionale; meno forte la presenza del
Ghiro mentre è interessante la presenza dell'
Arvicola delle Nevi (Micotus nivalis).
La presenza degli insettivori è rappresentata dal
Riccio (Erinaceus europeus), il
Toporagno (Sorex araneus samniticus).
L'avifauna è abbondante , presente l'Aquila
Reale (Aquila chrysaetos) ad altitudini elevate (è un uccello di grandi
dimensioni e può raggiungere unìapertura alare di 2 metri e mezzo), lo
Sparviero (Accipiter nisus) , la
Poiana (Buteo buteo), il
Gufo reale (Bubo bubo), il Gufo comune (Milvus milvus) e l' Astore (Accipiter
gentilis), il
Falco e la
coturnice.
I passeri sono numerosissimi (fra questi alcune
specie delle Alpi come il Fringuello Alpino [Montifringilla nivalis] e il
Sordone [Prunella collinaris] ).
Le acque montane sono popolate da Salmonidi. Nel Lago
di Campotosto è presente il Coregone (Coregonus wartmanni), mentre varie
specie di Trota abbondano nei Laghi montani, nell' alto corso dei fiumi e nei
torrenti.
Le acque correnti della fascia subappenninica e in alcuni laghetti artificiali
sono l'habitat ideale per varie specie di Ciprinidi : Cavedano, Barbo, Tinca,
Carpa. Più rari sono il pesce persico e l'anguilla.
I rettili sono molto abbondanti: la
Vipera Ursini (Gran Sasso d'Italia, Monti della Laga, la Meta). Dei
Colubridai non velenosi è presente il
Saettone, la Coronella Austriaca e il Cervone protagonista della festa dei
serpari a Cocullo.
Gli anfibi sono presenti col Geotritone Italico.
Gli invertebrati riguardano alcune specie (cavallette
e locuste): Chorthippus Monticola, e Horthippus Albicornis endemiche de Gran
Sasso e del Monte Maltese..