L'idrografia dipende oltre che dal regime delle piogge e dal manto nevoso
dalla discordanza fra il reticolo idrografico e l'orografia.
Riguardo alla discordanza infatti il
Gran Sasso e la
Majella rimangono esterne allo sparti acque per cui condizionano il
condizionano il corso dei maggiori fiumi.
Altra caratteristica è l'assenza dell' idrografia superficiale.
Gran parte dei corsi d'acqua d'Abruzzo confluiscono nell' Adriatico e si
raggruppano in tre categorie di torrenti:
-
torrenti subappenninici;
-
fiumi preappenninici;
-
fiumi appenninici.
I torrenti subappenninici (Piomba, Alento e Sinello) appartengono alla
fascia collinare argillosa, hanno regime irregolare e scarsa portata.
I fiumi preappenninici (Vibrata, Salinello, Tordino, Tavo e Foro) hanno
origini da sorgenti che scaturiscono dai calcari dell' arco esterno appenninico.
I fiumi appenninici (Vomano, Aterno-Pescara, Sangro e Biferno) sono i più
lunghi e sono abbondantemente alimentati da sorgenti che sgorgano alla base dei
massicci interno, il regime è più regolare e la portata maggiore.
Circolazione delle acque sotterranee e Sorgenti.
La circolazione delle acque sotterranee è favorita da vari fattori:
-
la forte piovosità;
-
l'altitudine dei rilievi che rimangono coperti per molti mesi dalla neve;
-
la presenza di aree boscose dove il terriccio del sottobosco impedisce
alle acque di scorrere rapidamente in superficie.
La plaga sorgentifera più importante è quella ai margini della piana di
Popoli. Le sorgenti sono più di una cinquantina.
Importante sia per la portata che per l'utilizzo è la sorgente Giardino la cui
acqua un tempo era per scopi industriali, oggi invece alimentano l'aquedotto
omonimo che serve molti comuni della Val Pescara fino a
Chieti e
Pescara.
A nord-ovest della zona
della Val Canestro affiorano le sorgenti San Calisto. La conca di Capestarno è
un altro territorio sorgentifera ricchissima dove affiorano le sorgenti del
Tirino.
Le sorgenti di grande
portata che scaturiscono dal versante meridionale del Gran Sasso non sono molte:
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le sorgenti del Chiarino alimentano l'acquedotto dell'
Aquila e il bacino di
provvidenza (Vomano);
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la sorgente del Rio Arno
che sgorga a 1524 m. al di sotto del Campo Pericoli;
-
le sorgenti del Ruzzo che mandano le acque al Mavone e
sono utilizzate per l'approvvigionamento idrico del territorio di
Teramo.
-
le sorgenti Mortaio d'Angro
(a 700 m. di altitudine) e Vitella d'Oro mandano le acque al Tavo. Ambedue hanno
un regime incostante.
Il versante
sud-occidentale del Gran Sasso ha sorgenti meno numerose ma di maggiore portata.
Le sorgenti di Tempera e di Capo Vera mandano le acque al Raiale.
Attorno alla Majella c'è
una corona di sorgenti a volte molto abbondanti:
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c'è la sorgente Lavino
(a 152 m.) con varie polle sulfuree;
-
la sorgente Pretoro;
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la sorgente Fara
Filiorum Petri;
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le tre sorgenti del
Verde (a 415 m.);
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la sorgente Capo di
Fiume (a 867 m.);
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le tre sorgenti di
Lettopalena.
Anche le sorgenti intorno al Monte Genzana (montagne
Abruzzo meridionale) sono molto ampie:
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le sorgenti Cauto
utilizzate per una centrale elettrica;
-
le sorgenti di
Introdacqua;
-
le sorgenti del Gizio.
Ai confini meridionali dell'
Abruzzo meridionale alla
base dei massicci calcarei del
Parco Nazionale d'Abruzzo
sgorgano le polle della Fonte delle Donne. Di esigua portata sono le sorgenti
che dal
Monte Velino e dai
Monti Carseolani
alimentano i bacini del Turano e dell' Imele-Salto. Presso Tagliacozzo, dalle
risorgenze dell' Imele sgorgano acque raccolte in una vasca per utilizzo
industriale.
La Valle del Liri è
ricca di acuqe sorgive di media portata. Le principali sono:
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le sorgenti presso
Cappadocia;
-
la Rianza presso
Capistrello;
-
la sorgente dello
Schioppo sfruttata dalla centrale idroelettrica di Morino.
Anche il bacino del
Fucinoha numerose sorgenti:
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la sorgente di Restina e
Acquafredda presso Venere;
-
la sorgente Fontana
grande presso Celano.
In Abruzzo sono
abbondanti acque minerali specilamente acque sulfurose.
Le sorgenti cloruro-sodiche sgorgano per lo più nel teramano mentre le
acque ferruginose sgorgano a Corfino e Notaresco. Le sorgenti acidule
sgorgano ad Avezzano, Bisegna e Città Sant'Angelo.